La generosità è potere!

La generosità è potere!

Per tutto quest’anno abbiamo parlato di coraggio: nell’aiutare qualcuno, nel dire qualcosa, in generale, nell’essere qualcuno. Abbiamo avuto diverse testimonianze di persone che con piccoli gesti si sono distinti fino a diventare dei piccoli ma grandi eroi. Dopo aver superato il velo dell’indifferenza che ostacola tutte le più caparbie intenzioni nel “lasciare il mondo un po’ meglio di come lo abbiamo [hanno] trovato” si è aperto loro un panorama nuovo, magico, quello delle persone che si donano agli altri per una propensione personale legata, forse, al fatto di sapere di ‘avere un cuore’ (l’etimologia di coraggio è infatti ‘avere cuore’). Curiosi e mossi da uno spirito di avventurarci nei sentieri del nostro cuore abbiamo anche noi deciso di intraprendere la nostra ‘azione di coraggio’, per vedere dove saremmo finiti, per sentirci magici, per provare il brivido di un’emozione nuova.

L’aspetto che più ci interessava del coraggio era quello del ‘farsi ultimi’, abbiamo perciò deciso di dare del nostro meglio nel raccogliere mobili, stoviglie e qualsiasi altro tipo di arredamento per case di accoglienza per rifugiati, in accordo con le cooperative sociali “Il Villaggio Globale” e “Primavera” che le costruisce nelle nostre vicinanze. Ci siamo fatti pubblicità con un’abile ed efficacissima campagna di volantinaggio alla Festa della Comunità Parrocchiale, il nostro “inutile che diventa utile” ha riecheggiato in tutto il paese e mai ci saremmo aspettati di dover occupare un’intera stanza della sede da quante richieste ci sono arrivate! Abbiamo raccolto tutto l’arredamento con le nostre bici (e a volte, quando il materiale era troppo ingombrante, con l’aiuto di qualche automobile), registrato e catalogato tutto ciò che abbiamo raccolto, infine l’abbiamo consegnato ai volontari dell’associazione che di sicuro lo investiranno nel migliore dei modi. Cucine, camere da letto, salotti e altri tipi di arredamento in disuso ora garantiranno ad alcune famiglie a possibilità di avere una casa a tutti gli effetti. E a noi cos’è costato? Impegno, collaborazione, capacità di metterci in gioco, un paio di telefonate e un sabato pomeriggio; niente a confronto di ciò che ha fruttato: sorrisi, serenità e sicurezza per famiglie in situazioni difficili.

È come se fossimo arrivati alla vetta di una montagna, forse una vetta inesplorata della nostra vita, forse una che alcuni di noi raggiungono spesso, forse una di cui altri ignorano l’esistenza per pigrizia. Dalla cima ora ci è permesso di fermarci, di pensare a tutte le difficoltà che abbiamo trovato, a tutte le volte in cui ci sembrava di essere arrivati, a ogni passo fatto perché costretti, a tutte quelle insicurezze del ‘ma ce la facciamo?’, a tutte quelle volte in cui abbiamo sentito da dentro un invito a fantasticare perché ‘solo chi sogna può volare’. La generosità è potere, un potere grande per chi come noi ha ambizioni che, a volte, vanno oltre il pensabile. Ma questa bontà forse non si sarebbe mai realizzata se non avessimo avuto un grande premio, quello del coraggio, che ci ha dato e continua a darci la sicurezza nelle insicurezze, la forza nelle debolezze.

Ora abbiamo un nuovo obiettivo, quello di goderci al meglio il panorama dalla vetta: il nostro percorso sugli stessi sentieri di tutti gli altri giovani d’Italia, la Route del Coraggio. Cammineremo ancora seguendo il nostro premio che, forse, lascerà un segno indelebile nei nostri passi, orme insicure che diventeranno così decise in un mondo che non conosce ancora appieno ciò di cui siamo capaci.

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